giovedì 10 novembre 2016

Siena: Villa Brandi cedesi al miglior offerente


Alla sua morte, nel 1988, Cesare Brandi lasciò la sua villa di Vignano (un bene di famiglia, risalente al XVI sec.) in eredità allo stato italiano.
"L’interno è arredato con suppellettili, opere d’arte, mobilio dal Cinque al Settecento.
La raccolta di Cesare Brandi comprende le molte opere donategli dagli artisti amici e rappresentano una sorta di compendio della cultura figurativa italiana del Novecento, in cui compaiono i nomi più significativi di quel periodo: De Pisis, Morandi, Manzù, Guttuso, Mastroianni, Scialoja, Burri e molti altri.
Oltre alle opere d’arte il lascito Brandi comprende una ricca biblioteca, un fondo manoscritto di oltre tredicimila lettere, una raccolta fotografica di circa settemila immagini. Dal fondo dedicato alle foto di famiglia, agli artisti, ai letterati, agli studiosi sono stati scelti oltre settanta scatti che illustrano una vicenda umana densa di interessi e passioni, come quella per l’arte, la letteratura, il restauro, la musica, i viaggi. Questo nucleo è esposto nella "tinaia" all’ingresso della villa, dove è possibile vedere Cesare Brandi in una delle sue ultime interviste girate proprio a Vignano, nella biblioteca, circondato dai suoi libri e dalle opere d’arte cui era più legato."
si legge nella pagina web che il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dedica alla struttura, QUI.



Le immagini soprastanti sono tratte dal sito: Case Museo in Italia perché quelle che dovrebbero essere sul sito del MiBaCT non ci sono... (vedi sotto)


Per la gioia di noi tutti, eredi di tale lascito, leggo che la struttura, diretta dal Ministro Con La Barba, ha deciso di:
individuare associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro.
La concessione d’uso è finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione.
Gli enti interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’Avviso pubblico, sono invitati a presentare la propria proposta, per un massimo di tre siti, entro e non oltre le ore 12.00 del 16 gennaio 2017.
Come riportato QUI.

Scorrendo la pagina si trovano tutti i dati di Villa Brandi.
Secondo voi, è da preoccuparsi se nella voluminosa documentazione c'è la descrizione del bene catastale ma neppure due righe sul contenuto (opere d'arte, biblioteca, mobilio d'epoca,...)?

E quanto vorrebbe ricavare il MiBACT da Villa Brandi? Lo si evince dalla lettura dell'Allegato 1, nella pagina sopradetta:

AVVISO PUBBLICO PER L'INDIVIDUAZIONE DI ENTI NON LUCRATIVI CUI AFFIDARE LA CONCESSIONE IN USO DI BENI IMMOBILI APPARTENENTI AL DEMANIO CULTURALE DELLO STATO
[...]
Importo del canone di cui al punto 2, lett. b) dell’Avviso pubblico determinato in euro 4.059,00 (diconsi euro quattromilacinquantanove/00)

e non v'è chi non veda che non si esplicita se il canone sia annuale, decennale o secolare....

Qualcuno ha voglia di prendere in affitto questo bel posto alla modica cifra di 338,25 euro al mese? (se il canone è annuale, se no, a molto, molto meno...).
Sono 20,5 bei vani, in categoria A/8, per un totale 1014 mq, oltre 3 ettari di terreno, di cui parte a oliveto e parte a vigneto, come si può leggere dalle 53 pagine(!) di dati catastali del documento Allegato 1 di sui sopra. Per non parlare della biblioteca, delle opere d'arte, dei mobili d'epoca, del salotto della musica (di cui però, come dicevo prima, non sono riuscito a trovar traccia di descrizione: che affidino in concessione d'uso solo l'immobile, ma allora il pubblico dovrebbe fruire degli stanzoni vuoti?)

E pensare che credevo, la Villa, di averla avuta in eredità io, cittadino italiano...

[Domani un'altra notiziola della stessa natura].

La 'Tinaia' di Villa Brandi




Primo piano e soffitta di Villa Brandi
Mappa catastale di Villa Brandi a Vignano

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