mercoledì 31 agosto 2011

Le ultime sulla Manovra.


Alla fine sono arrivati a una decisione che vede tutti d'accordo: nei prossimi giorni funzionari dell'Agenzia delle Entrate si presenteranno alla porta dei prescelti per effettuare, in nome della Solidarietà e della Pace Sociale, un taglio definitivo.

Il Cadavere di Mastriani


Un vero feuilleton, questo romanzo di Francesco Mastriani che uscì a dispense nel 1852. Qualcuno, forse senza averlo letto, lo definisce 'il primo giallo italiano' ma una trama investigativa assolutamente non c'è.
Ci sono però amori e morte, soldi ed eredità misteriose, figli illegittimi e riconoscimenti. Un lieto fine termina il racconto, dando il là al romanzo successivo, il Federico Lennois.

Continuando l'iniziativa di digitalizzare testi non più stampati, il romanzo di Francesco Mastriani, Il mio cadavere lo potete scaricare dall'area di download di Scrivolo.

domenica 28 agosto 2011

Barnaba Oriani, la Crusca e gli Intronati

Sono pignolo e insofferente per natura: se gli altri non fanno le cose come mi sembrano giuste mi irrito, anche per un nonnulla.
Prendete ad esempio ieri sera.

Stavo cercando un libro su un famoso astronomo vissuto tra il XVIII e il XIX secolo,
Barnaba Oriani, che, dopo esser stato ordinato sacerdote, entrò nell'ordine dei Barnabiti. (Barnaba, Barnabiti: il destino di un nome). Fu astronomo tra i più illustri, calcolò l'orbita di Urano appena scoperto, diresse la specola di Brera, rifiutando addirittura di assumere l'incarico, tecnicamente molto prestigioso, di direttore dell'erigendo osservatorio di Palermo (la nomina la ebbe poi padre Piazzi); suscitò la curiosità, l'attenzione e la benevolenza addirittura di Napoleone Bonaparte, mecenate di artisti e scienziati.
Ne volevo sapere un po' di più di questo personaggio a cui
Vincenzo Monti dedicò la Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca (in fronte al vol. II, par. II) [non riferisco a caso l'episodio, tutto si tiene...], ed ho cercato sul sito della biblioteca comunale di Siena la disponibilità del volume Un viaggio in Europa nel 1786. Diario di Barnaba Oriani astronomo milanese.
Diario di Barnaba OrianiImmagine dal sito dell'Osservatorio Astronomico di Brera.

Il risultato mi ha lasciato perplesso e infastidito, ed in triplice misura.

Primo
: La casella della colonna 'N. di Rec.' relativa al volume che cercavo era vuota; altre, con riferimenti non attinenti, indicavano il numero di record trovati. Dunque la ricerca non aveva dato risultati; perché, allora, non mettere un bello 0 (zero)? Lo so che ai programmatori piace tanto il campo NULL ma, come dico sempre durante i miei corsi: la prima regola dell'informatica è che la mancanza di informazione non è una informazione.


Secondo: Mi si dice che il libro, se ci fosse stato, sarebbe dovuto essere lì dove indicato. Ma visto che non c'è, che cosa si aggiunge a quanto già so?
Terzo
: Per essere precisi, la risposta è: [...avrebbe dovuto apparire qui]. Ora, leggere questa frase mi fa male alle orecchie: il verbo apparire non dovrebbe essere accompagnato dall'ausiliare essere, e quindi: [... sarebbe dovuto apparire qui]?


Troppo pigro per alzarmi e consultare la Grammatica del Serianni, cerco sul sito dell'Accademia della Crusca (ecco, ritorna la Crusca, vedete?) che sembra darmi ragione.
E' pur vero che l'Accademia ha sede a Firenze, storica nemica di Siena, ma è altrettanto vero che la biblioteca cittadina in cui stavo facendo la ricerca si chiama
Biblioteca degli Intronati (dove 'intronato', lo dico per chi non voglia andare a consultare il Devoto-Oli che ora vi cito, sta per: "Vittima di un profondo e persistente stordimento; part., corto di cervello, stupido, balordo").

L'emblema dell'Accademia degli Intronati, una zucca e quattro pestelli. In alto il motto, "Meliora latent", cioè "il meglio non si vede"...

sabato 27 agosto 2011

Manovra: una grande idea dalla Toscana

Geniale la proposta del Presidente della Regione Toscana, Rossi, di chiedere la carità alla Chiesa!
Vedi qui.

sabato 20 agosto 2011

Aspettando la vendemmia

Dopo anni di attese infruttifere, mia moglie ha avuto un'idea: e se la vite di uva fragola la facessimo crescere a pergola?
Detto fatto: quest'anno ha lasciato avviluppare i tralci su un piccolo cannicciato perché superassero l'ombra della siepe e, come per miracolo, la vite ci ha ricompensato con una decina di (stentati) grappoli.
Diradati i pampini perché le zocche maturassero in pieno sole, adesso siamo in attesa del raccolto nel nosto micro giardino di venti metri quadri.

mercoledì 17 agosto 2011

BB come ebook reader


Ci sto arrivando piano piano ma ci sto arrivando. Ad un ebook reader, voglio dire.
Da alcuni mesi abbiamo cambiato i cellulari aziendali e sono stato dotato di un BlackBerry.
La telefonia in genere non mi interessa neppure un po', è solo una gran scocciatura essere sempre reperibile per tutti e fare telefonate multiple e conference call e avere la posta che ti arriva in qualunque momento e in qualsiasi luogo ti trovi.
Tanto meno mi interessa avere un accesso a internet dal cellulare o scattare foto o chattare con qualcuno; di questo nuovo dispositivo apprezzo due cose: la sveglia e la possibilità di leggerci gli ebook.
Per quanto possa sembrare strano e limitante, il display è appena 2" e 1/2 e consente di visualizzare una dozzina di righe appena, dalle prove che ho fatto il Mobipocket Reader che ho installato rende possibile la lettura di file in formato mobi senza troppa difficoltà.

L'esperienza è gradevole, non c'è alcun effetto di straniamento nel non trovarsi alle prese con una pagina fisica e inoltre la possibilità di sfogliare 'a pagina' invece che fare uno scroll rigo rigo aiuta a non disorientarsi.
Le dimensioni dello schermo, dicevo, sono minime, ma ho già letto sei o sette libri senza fastidio né difficoltà; può risultare invece problematica la scelta del colore dell'inchiostro e dello sfondo a causa dell'eccessivo 'effetto specchio' che ha il display: per le letture notturne preferisco uno sfondo nero con caratteri arancione; durante il giorno utilizzo invece uno sfondo chiaro con lettere scure.


Appena un ebook reader arriverà a costare 100 euro farò un nuovo acquisto.

martedì 16 agosto 2011

Te lo puoi permettere?


E' solo una pubblicità, ma vista la situazione economica è un po' inquietante.
Arrivata calda calda dall'Arizona (grazie, Marco).

lunedì 15 agosto 2011

Un Ferragosto diverso

15-18 Agosto 1969 (Logo di Arnold Skolnick )

Il 15 agosto:
Richie Havens
Swami Satchidananda
Sweetwater
Bert Sommer
Ravi Shankar
Tim Hardin
Melanie
Arlo Guthrie
Joan Baez

Il 16 agosto:
Quill
Country Joe McDonald
John Sebastian
Santana
Keef Hartley Band
The Incredible String Band
Canned Heat
Mountain
Grateful Dead
Creedence Clearwater Revival
Janis Joplin with The Kozmic Blues Band
Sly & the Family Stone
The Who
Jefferson Airplane

Il 17 e 18 agosto:
The Grease Band
Joe Cocker
Country Joe and the Fish
Ten Years After
The Band
Blood, Sweat & Tears
Johnny Winter featuring his brother, Edgar Winter
Crosby, Stills, Nash & Young
Paul Butterfield Blues Band
Sha-Na-Na
Jimi Hendrix

sabato 13 agosto 2011

La questua


Nel suo nuovo spot TV l'Agenzia delle Entrate sollecita a fare il proprio dovere. Io avrei usato, sintatticamente parlando, un periodo ipotetico del secondo tipo [o della possibilità] (Se tutti pagassero... le tasse ripagherebbero...) se non, addirittura del terzo tipo [o dell'irrealtà].


giovedì 11 agosto 2011

Attenti alle mine


In ufficio mi prendono un po' in giro per il mio continuo lamentarmi: "Questa penna non scrive", "Questo inchiostro al gel spande", "Questa mi si è rotta al secondo clic".
Non c'è niente da fare, devo ancora trovare una 'penna' che mi vada bene. Se si esclude la stilografica, che dovrei usare più spesso perché anche quella ogni tanto si blocca per l'inchiostro che un po' si secca, scrivo volentieri solo con i lapis; ne ho sempre qualcuno nel portapenne sulla scrivania, ne ho di riserva nel cassetto, ne ho in borsa e ne ho anche accanto alla fida Waterman nel portapenne che tengo in tasca della giacca.
Con un lapis, della opportuna durezza, si può scrivere quasi ovunque e in qualsiasi posizione e un lapis non ti abbandona mai: basta avere l'accortezza di tenere sotto mano un buon appuntalapis e si può usare finché non è ridotto ad un mozzicone. Lapis, appuntalapis e gomma li ho sempre a portata di mano, come uno scolaretto delle elementari.
Non mi ero mai posto però il problema di come si fabbrichino i lapis; questo filmato, visto su "The Centered libriarian", mi ha affascinato.



mercoledì 10 agosto 2011

La patrimoniale

Mi sono svegliato dal pisolino post prandiale (non una necessità, ma la risposta al tedio di un pomeriggio che si era annunciato afoso e caldo ma poi si è trasformato nel grigiore di un'inutile e incerta nuvolaglia), mi sono svegliato con due idee ben precise, anzi, una idea e una preoccupazione.
Quando si riprende conoscenza dopo un'oretta di sonno, i primi pensieri sono confusi, irrazionali; restano legati alle ultime cose fatte o ascoltate prima di addormentarsi o si sviluppano seguendo i vaghi sogni che si sono presentati; una delle due cose a cui ho pensato sono state le mele in gabbia. C'è della pasta sfoglia in frigo, ho della marmellata di albicocche, qualche mela, un pizzico di pane grattato per legarle lo trovo... potrei prepararmi una merenda golosa. Tanto non fa troppo caldo e accendere il forno non mi cambierà certo la vita.
Dell'esistenza delle mele in gabbia ho appreso da non molto (ammetto la gravissma lacuna) e come spesso mi accade, da un libro, un racconto di Maupassant, Il Vecchio. Dopo qualche ricerca in internet e un paio di prove ho consolidato la mia ricetta; dal fatto che mia moglie ne mangi senza commentare deduco di aver raggiunto un buon livello.
L'altro pensiero che mi vagava per la testa al risveglio era, come dicevo, una preoccupazione. Quanto ci metterà il governo a decidere una patrimoniale? Ormai ce l'aspettiamo, altro non possono fare.
Nel dormiveglia ho pensato: e cosa succederebbe se la patrimoniale la mettessero, invece che sulle proprietà o sui conti correnti, sui libri?
Mi rovinerebbero, senz'altro: altro che gli 11.000 euro trovati in casa di Penati e di cui gli si chiede rendiconto: se un finanziere venisse qui a fare una ispezione anche solo visiva, una valutazione un tanto al metro, saremmo rovinati. E' vero che, grazie alla separazione dei beni, potrei addossare la proprietà di gran parte dei volumi che ci circondano alla mia colta metà, potrei sostenere che io quasi non so leggere e che mi limito a sfogliare qualche libro di informatica, ma i libri di informatica, anche se non molto numerosi, sono però costosissimi...
Dio non voglia che qualche bell'ingegno faccia uno scherzo del genere!
Se invece seguiranno la prassi, poco male, ci troveranno ben poco: i soldi mica li teniamo in banca e i lingotti d'oro sono al sicuro dentro al sofà.


martedì 9 agosto 2011

S.O.S.

Le copertine di "The New Yorker" sono simpatiche, stimolanti, tenere, intelligenti, caustiche...

“S.O.S.” di Christoph Niemann

sabato 6 agosto 2011

Abbuffata di libri


Sta per entrare in vigore l'iniqua legge Levi. Amazon da oggi propone uno sconto del 40% su tutti i suoi libri italiani; altri venditori hanno messo in campo strategie simili per queste poche ultime settimane.
Io sono in fase di compilazione di un mega-ordine.

giovedì 4 agosto 2011