domenica 28 dicembre 2008

Giochi di parole

Non sono appassionato di giochi, né di carte, né di tabellone, tanto meno di quelli elettronici.
Ma non si può rinunciare a qualche partita a Scarabeo, specie in queste fredde e noiose serate: allora poco fa sono sceso in cantina, a recuperare lo scatolone del gioco.
Leggevo, qualche giorno fa, che lo Scrabble fa sessant'anni giusti giusti di vita: il nome fu registrato negli USA il 16 dicembre del 1948, anche se, sotto varie forme e nomi, l'idea esisteva già da un decennio.
Cosa c'entri il nome dell'insetto con quello originale del gioco, che significa frugare (che sta per: cercare qualcosa muovendo oggetti alla rinfusa) o rovistare, non lo so: solo una banale lontana assonanza con l'inglese, direi.

sabato 27 dicembre 2008

The Doors live

Colazione con Arté TV.
Guardando il televideo ho scoperto che stasera, alle 22.45, trasmetteranno il concerto che The Doors fecero, nel '68, all'Hollywood Bowl.
Un'ora di musica, una dozzina di brani, da When the music is over ad Alabama song, fino ad una lunga versione di Light my fire. Lo spettacolo si chiude, ovviamente, con The end.
Per chi lo vuol vedere sul web, c'è la versione completa su Google Video qui.

Natali a Dicembre

Ritratto di Isaac Newton dipinto nel 1689 da Sir Godfrey Kneller.

Dopo quello più famoso dell'altro ieri, 25 Dicembre, giorno natale di sir Isaac Newton (ma la cosa è un po' controversa perché, in quel 1642, stesso anno della morte di Galileo, l'Inghilterra seguiva ancora il calendario Giuliano, mentre per il resto d'Europa la datazione seguiva la riforma gregoriana, per cui il 25 dicembre 1642 inglese corrisponde all'europeo 4 gennaio 1643...) [*], dopo il 25 Dicembre, dicevo, altra data degna di essere ricordata è quella di oggi, 27 Dicembre, in cui, nel 1571, nasceva Johannes Kepler.


[*] L'adozione del calendario gregoriano in Inghilterra avvenne il 2 settembre 1752.

venerdì 26 dicembre 2008

Morte di un Magazine

Il numero di Gennaio 2009 di PC Magazine.

Dopo ventisette anni di onorato servizio muore la versione cartacea di PC Magazine, il noto mensile americano di informatica: l'ho saputo leggendo il comunicato che apre il numero di Gennaio 2009 della rivista, a firma dell'Editor-in-Chief Lance Ulanoff.
Non posso dire che questo mi faccia piacere, la mia prima copia risale all' '87 o forse è antecedente e l'ho comprato e letto tutte le volte che mi è stato possibile reperirlo, anche se qui a Siena avere una libreria che ti faccia arrivare puntualmente e ti metta da parte riviste straniere, secondo la mia esperienza, risulta essere cosa difficilissima e della più alta inaffidabilità.

L'Editore ci dice che ci sono molti vantaggi nel passare alla versione elettronica:
  • arriva in posta elettronica
  • è portabile (sai lo sforzo)
  • avrà la stessa impaginazione del formato cartaceo e sarà sfogliabile
  • è interattiva, con link alle anteprime dei prodotti, slideshow e filmati direttamente dai PC Labs
  • sarà possibile effettuare ricerche sui contenuti
  • se ne potranno comunque stampare quante copie se ne vorranno (grazie!)
  • sarà un prodotto verde, meno carta, meno inchiostro e meno energia usati nel produrlo.
Sul sito di PCMagazine il documento.
Qui come dovrebbe diventare il magazine.


E così, tagliando le spese per la stampa e la distribuzione, continueranno a tenere in vita un contenitore editoriale che spero continui ad essere di buona qualità.

Da gutenberghiano, la scomparsa del supporto documentale cartaceo mi mette in difficoltà, non c'è niente da fare. Lo studio e l'apprendimento, per me, sono legati necessariamente alla pagina stampata, al contatto fisico, alla memorizzazione di macchie, pieghe, spessori ed altre fisicità del genere, alla memoria fotografica; se è vero che da qualche anno alcune riviste, ed anche PC Magazine, le leggo in formato PDF, tuttavia non nego la difficoltà che provo nella lettura elettronica e, se mi guardo intorno, anche persone che hanno venti o trenta anni meno di me fanno grande uso della carta su cui riversano la documentazione elettronica che leggono o studiano. Ci sarà da far passare ancora una generazione perché la e-lettura diventi uno standard di apprendimento consolidato?


Il numero del 24 Novembre 1987 di PC Magazine. L'Editor-in-Chief era Bill Machrone.

giovedì 25 dicembre 2008

Il TG1 bombarda l'Italiano

La TV è un rumore di fondo, meno fastidioso di quello dei vicini, e spesso l'informazione che porta se ne va tutta nell'entropia del vuoto che descrive.
Il periodo natalizio si presta in particolare benissimo a non dire: il TG 1 delle 20 si apre con la notizia delle tante lingue (ben 64) con cui il Papa ha fatto gli auguri di Natale!
Ma tra il non dire e il dire male c'è differenza. Come un musicista che, sentendo distrattamente un motivetto canticchiato da qualcuno non può fare a meno di rabbrividire a una stonatura, così un toscano non può non star male non solo a sentire gli anacoluti, ma anche una pronuncia sbagliata: quelli accenti aperti dove vanno chiusi, e chiusi dove vanno aperti, proprio come fossero una 'stecca'; e l'attenzione va di nuovo a ciò che si sente e non si ascolta.
Stasera, parlando dei bombardamenti dei Palestinesi, il giornalista Claudio Pagliara ha raccontato di "...Hamas che da Gaza ha lanciato una gràgnola di razzi...", per descrivere una fitta e nutrita scarica di bombe. Diavolo, è stato come un gemere di gessetti su una lavagna. La frase è subito arrivata al nostro cosciente e ha riportato l'attenzione sulla TV e sul giornalista.
Dunque: si dice gragnòla, e non gràgnola: lasciateci cenare in pace e non bombardate l'Italiano!

Natale 2008

Dall'Evangeliario di Matilde di Canossa, Abbazia di Nonantola.

mercoledì 24 dicembre 2008

Snellen-Fest?

Natale Apollo 8


Quella vigilia di Natale di 40 anni fa stava succedendo una cosa memorabile, l'ultimo evento interessante di quel ricco 1968.
Un equipaggio americano, il Comandante Frank Bormann, il Pilota del Modulo di Comando Jim Lovell e il Pilota del Modulo Lunare, William Anders, a bordo di Apollo 8, partito il 21 Dicembre dal JFK Space Center, abbandonata la Terra, raggiunse, per la prima volta, l'orbita lunare.
Furono i primi uomini a vedere, contemporaneamente, la faccia nascosta della Luna e la Terra; durante uno dei collegamenti televisivi, alla penultima delle dieci orbite che fecero attorno al satellite, quella sera trasmisero le immagini a Terra e lessero, a turno, i primi dieci versetti dal Libro della Genesi (dalla Bibbia di Re Giacomo).

Iniziò William Anders:
"Per tutta la gente della Terra, l'equipaggio di Apollo 8 ha un messaggio che vorrebbe mandarvi"
In principio Dio creò il Cielo e la Terra.
E la terra era senza forma, e vuota, e le tenebre erano sopra quell'abisso.
E lo Spirito di Dio si mosse sulla superficie delle acque. E Dio disse: 'Sia Luce', e la luce fu
E Dio vide che la Luce era bene e Dio divise la luce dalle tenebre.
Proseguirono poi nella lettura Lovell e Borman, e la trasmissione si concluse con gli auguri di Natale da parte di Borman.

Uno spettacolo ben costruito, secondo la tecnica americana, ma sicuramente da brividi.

Qui il filmato.

domenica 21 dicembre 2008

Il Papa e il Solstizio

Strano intervento, quello di oggi, di Papa Benedetto XVI, all'Angelus di mezzogiorno.
Visto che la sua apparizione pubblica coincideva praticamente con il momento astronomico del Solstizio d'Inverno, il Papa ha ricordato:
La stessa collocazione della festa del Natale è legata al solstizio d’inverno, quando le giornate, nell’emisfero boreale, ricominciano ad allungarsi. A questo proposito, forse non tutti sanno che Piazza San Pietro è anche una meridiana: il grande obelisco, infatti, getta la sua ombra lungo una linea che corre sul selciato verso la fontana sotto questa finestra, ed in questi giorni l’ombra è la più lunga dell’anno. Questo ci ricorda la funzione dell’astronomia nello scandire i tempi della preghiera. L’Angelus, ad esempio, si recita al mattino, a mezzogiorno e alla sera, e con la meridiana, che anticamente serviva proprio per conoscere il “mezzogiorno vero”, si regolavano gli orologi.
Il fatto che proprio oggi, 21 dicembre, in questa stessa ora, cade il solstizio d’inverno, mi offre l’opportunità di salutare tutti coloro che parteciperanno a vario titolo alle iniziative per l’anno mondiale dell’astronomia, il 2009, indetto nel 4° centenario delle prime osservazioni al telescopio di Galileo Galilei. Tra i miei Predecessori di venerata memoria vi sono stati cultori di questa scienza, come Silvestro II, che la insegnò, Gregorio XIII, a cui dobbiamo il nostro calendario, e san Pio X, che sapeva costruire orologi solari.
Beh, signor Galilei, tanto le dovevano.

venerdì 19 dicembre 2008

Nudo a Natale

Nel 1988 la Logitech, per celebrare il duemilionesimo mouse venduto, pubblicizzava un bundle costituito da:
  • un mouse Logitech ClearCase per IMP PC, XT o AT, e PS/2 o compatibili al 100%
  • un adattatore da 9 a 25 pin
  • un Plus Package software
  • un Logitech PaintShow (per cui è necessaria una scheda grafica, avverte la nota...)
Il tutto per soli 149 dollari (di venti anni fa).

giovedì 18 dicembre 2008

Resistere al Natale

Basta con i consumi forzati!
Boicottate il Natale!


Sul sito ci sono gli stickers da stampare.

martedì 16 dicembre 2008

Salvare automaticamente i file di Word e di Excel


Navigo, da qualche anno, il sito Contexture di Debra Dalgleish; ci sono esempi ben fatti e spiegazioni chiare su molti argomenti che riguardano l'uso di Excel. Da qualche mese frequento anche il suo blog.
La Dalgleish ha pubblicato, per la APress, anche alcuni libri sulle Tabelle Pivot. Nel post di ieri riporta alcune righe di una macro semplice semplice per fare una copia di un file su cui si sta lavorando. Ciascuno di noi, credo e spero, usa una tecnica di salvataggio delle copie mentre il lavoro è in progresso. Io di solito riempio la cartella in cui faccio sviluppo di file numerati appendendo al nome il suffisso _nnn, dove nnn è un numero progressivo, che assegno a mano. Appena fatto il salvataggio, in un semplice file di testo, di solito LEGGIMI.TXT, riporto il nome del file salvato e qualche rigo esplicativo che mi ricordi le cose aggiunte, variate o tolte rispetto al salvataggio precedente. Naturalmente faccio questo in casi di progetti che mi si trascinino per un po' di tempo, il che accade assai spesso, non per la complessità delle cose che faccio, ma per la frammentazione del mio modo di lavorare.
La macro della Dalgleish, adatta sia per Excel 2003 che per Excel 2007, sfrutta una delle proprietà dell'oggetto ActiveWorkbook, cioè la SaveCopyAs che permette di fare una copia della cartella di lavoro con un nome diverso, semplicemente appendendo al nome del file di Excel un suffisso con anno, mese, giorno, ora, minuto (e secondo). Cioè il nostro file: Movimenti.xls diventa, se salvato adesso, Movimenti_20081215_211020.xls.
Il codice lo si può copiare direttamente dal post, facendo però la massima attenzione a cambiare le virgolette che racchiudono alcune stringhe del testo: sono inverted curled commas e vanno sostituite con il nostro carattere ", quello, cioè, che sulla tastiera italiana è al di sopra del tasto del 2.
Ma la funzionalità della macro mi interessa non tanto per i file di Excel, quanto per quelli di Word.
Purtroppo, però, non esiste una SaveCopyAs per l'oggetto ActiveDocument. Una rapida ricerca mi ha fatto trovare una macro, pubblicata sul sito di VBA Express, che simula, in Word il SaveCopyAs di Excel. Mettendo insieme i due blocchi di codice, si ottiene una macro unica, che riporto di seguito, che consente di fare copie di salvataggio di documenti di Word, con la stessa regola dell'accodamento di data e ora come suffisso del nome del file. Si noti che nel codice è scritto il percorso dedicato alle copie ["C:\COPIE\"], che può essere personalizzato.  
N.B.: sia nella macro di Excel che in quella di Word occorre aver salvato una prima volta il file con un nome assegnato.


Codice per la macro di Word (si noti che è necessaria anche la Function GetSaveAsPath() ). L'ho testato solo su Word 2003.

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Sub SalvaCopia()

Dim strFile As String
Dim strName As String
Dim IExt As Long
Dim strDir As String
Dim strExt As String
Const lCancelled_c As Long = 0

strName = ActiveDocument.Name
'Qui va inserito il percorso della directory delle copie:
strDir = "C:\COPIE\"

If UCase(Right(strName, 4)) = ".DOC" Then
lExt = 4
Else
lExt = 5
End If

strFile = Left(strName, Len(strName) - lExt)
strExt = Right(strName, lExt)

' Da qui, simula il SaveCopyAs di Excel

Dim sSaveAsPath As String
sSaveAsPath = GetSaveAsPath
If VBA.LenB(sSaveAsPath) = lCancelled_c Then Exit Sub
'Salva i cambiamenti nel documento originale
ActiveDocument.Save
'La riga che segue copia il documento attivo
Application.Documents.Add ActiveDocument.FullName
'La riga che segue salva la copia nella DIR predefinita e con il nome 'progressivo'
ActiveDocument.SaveAs strDir & strFile & Format(Now, "_yyyymmdd_HhMmSs") & strExt
'La riga che segue chiude la copia lasciando attivo il documento originale
ActiveDocument.Close
End Sub

Public Function GetSaveAsPath() As String
' Per SaveCopyAs
Dim fd As Office.FileDialog
Set fd = Word.Application.FileDialog(msoFileDialogSaveAs)
fd.InitialFileName = ActiveDocument.Name
If fd.Show Then GetSaveAsPath = fd.SelectedItems(1)
End Function

lunedì 15 dicembre 2008

Europa



Segnalibro trovato in AA.VV., Romanzi e Racconti vol. 1, SADEA ed. , Nov. 1965

domenica 14 dicembre 2008

Tarte Tatin


Qualche volta val la pena vedere il TG di Italia Uno. Ho seguito una delle ricette di Cotto e Mangiato presentato da Benedetta Parodi e stamani, mentre mia moglie studiava tutta concentrata, mi sono messo in cucina per provarla.
Ieri non ho trovato la pasta brisée al supermercato sotto casa, così me la sono preparata da solo. Molto facile: ho usato 150 gr. di farina, 50 di burro (di frigo) a pezzetti e 30 gr. di acqua a temperatura ambiente; con un po' di pazienza ho impastato bene il tutto, prima con una forchetta, poi a mano, per ottenere una palla ben amalgamata da lasciar riposare in frigo un'oretta.
Dopo una mezz'ora ho preso una teglia di ferro, da 20 cm, e ho fatto del caramello (100 grammi di zucchero e due cucchiai di acqua); mi è venuto un po' scuro, l'odore era di affumicato ma, alla prova del piatto, non ci sono stati sapori particolarmente evidenti.
Ho sbucciato, diviso a metà e private del torsolo tre mele che avevo in casa e, appena spento il caramello e fatto un po' raffreddare, ho messo le mele nella teglia con la parte priva del torsolo verso l'alto.
Ripresa la pasta brisée dal frigo, l'ho stesa con un matterello, cercando di tirarla tonda e in modo che fosse sei o sette centimetri più larga della teglia delle mele.
La pasta, così ricca di burro, è facile da stendere e non si attacca: l'ho presa con cura e ho coperto le mele nella teglia, rimboccando accuratamente i bordi; poi ho messo il tutto in forno, già caldo, a 180 gradi, e l'ho tenuto in cottura per 25 minuti.
Appena sfornata, usando un coperchio, ho rovesciato la torta: c'è da fare un po' di attenzione in questa fase perché il liquido delle mele cotte e del caramello è a temperatura da ustione e può colare fuori dal guscio, croccante e protettivo, della pasta brisée ben cotta.
Alla fine del pranzo ho servito la torta, ancora abbastanza calda, con alcune 'noci' di gelato alla crema.

Matrimonio

sabato 13 dicembre 2008

Per Santa Lucia

Palma il Giovane, Santa Lucia. Venezia, Chiesa dei santi Geremia e Lucia.

Un post un po' diverso, per la data odierna: una poesia di John Donne.
Qui la traduzione.
Qui invece informazioni sulla vita della Santa.


A NOCTURNAL UPON ST. LUCY'S DAY
BEING THE SHORTEST DAY.
John Donne

'Tis the year's midnight, and it is the day's,
Lucy's, who scarce seven hours herself unmasks ;
The sun is spent, and now his flasks
Send forth light squibs, no constant rays ;
The world's whole sap is sunk ;
The general balm th' hydroptic earth hath drunk,
Whither, as to the bed's-feet, life is shrunk,
Dead and interr'd ; yet all these seem to laugh,
Compared with me, who am their epitaph.

Study me then, you who shall lovers be
At the next world, that is, at the next spring ;
For I am every dead thing,
In whom Love wrought new alchemy.
For his art did express
A quintessence even from nothingness,
From dull privations, and lean emptiness ;
He ruin'd me, and I am re-begot
Of absence, darkness, death—things which are not.

All others, from all things, draw all that's good,
Life, soul, form, spirit, whence they being have ;
I, by Love's limbec, am the grave
Of all, that's nothing. Oft a flood
Have we two wept, and so
Drown'd the whole world, us two ; oft did we grow,
To be two chaoses, when we did show
Care to aught else ; and often absences
Withdrew our souls, and made us carcasses.

But I am by her death—which word wrongs her—
Of the first nothing the elixir grown ;
Were I a man, that I were one
I needs must know ; I should prefer,
If I were any beast,
Some ends, some means ; yea plants, yea stones detest,
And love ; all, all some properties invest.
If I an ordinary nothing were,
As shadow, a light, and body must be here.

But I am none ; nor will my sun renew.
You lovers, for whose sake the lesser sun
At this time to the Goat is run
To fetch new lust, and give it you,
Enjoy your summer all,
Since she enjoys her long night's festival.
Let me prepare towards her, and let me call
This hour her vigil, and her eve, since this
Both the year's and the day's deep midnight is.

giovedì 11 dicembre 2008

Quale crisi?

Ho da anni continui problemi con la rete telefonica domestica ed il mio uso di Internet è praticamente impossibile, nonostante una decina di chiamate a Telecom e gli interventi, assolutamente inutili, degli omini con la Panda rossa.
Ho pensato di aggirare il problema cercando di capire se con un cellulare meno antiquato del mio potevo almeno avere la possibilità di controllare la posta elettronica e ieri, mercoledì, pomeriggio libero, mi sono recato in un negozio di una nota catena di consumer electronics nella speranza di trovare una soluzione.
Pensavo che le giornate di pioggia continua che si stanno susseguendo e il fatto di essere a metà settimana, in un orario non di punta, mi facilitasse.
Invece...
Prima difficoltà, il parcheggio: già pieno, alle quattro e mezzo del pomeriggio. Mah, ho pensato, non saranno mica andati tutti nel negozio di elettronica.
Una volta dentro, il mio ottimismo è morto: al banco della telefonia c'era la fila: avevano addirittura messo un distributore di 'numerini' per gestire la coda. Tempo di attesa per essere serviti, circa trenta minuti.
Essendo un tipo assai impaziente, me ne sono andato via subito, maledicendo la 'crisi'.
O forse i clienti in attesa erano tutti avvocati, ingegneri, muratori e idraulici?

mercoledì 10 dicembre 2008

Un secondo...

Ci resta ancora un po' di tempo, addirittura un secondo in più.
Il fatto è legato alle oscillazioni di un isotopo del Cesio, marcatempo universalmente riconosciuto, e al rallentamento della rivoluzione della Terra nella sua orbita attorno al Sole: ogni tanto si deve 'correggere' il meccanismo per risincronizzare le cose, e così questo ultimo dell'anno ci saranno le 23:59:59 e poi le 23:59:60 e poi, finalmente, le 0:00:00 del 1 Gennaio 2009.

Vedi il Time Service Department dell'U.S. Naval Observatory.

Morte di un Assistente

Da una serie di interviste fatte dal sottoscritto ad un campione di utenti di MS Office 2007, la caratteristica più apprezzata nella suite è la scomparsa dei noiosi, pedanti e spesso inopportuni Assistenti.

lunedì 8 dicembre 2008

mercoledì 3 dicembre 2008

martedì 2 dicembre 2008

Dannati i poveri

Ho le mie proposte per la carta dei poveri carta sociale. Una più classica, che usa il San Martino di El Greco; l'altra che fa riferimento ad un gesto tornato ad essere molto comune.


lunedì 1 dicembre 2008

Brividi islandesi

Se i nomi nei libri svedesi mi hanno creato qualche problema, che dire allora di quelli islandesi? Ma il giallo si legge quasi d'un fiato e La signora in verde di Indridason ha qualità letterarie che mi hanno sorpreso. Alcune ore di buona lettura, in questo fine settimana.